Progetto di Fondazione della Facoltà di Mistica
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Un Progetto di grande respiro
Occorre subito premettere che presentare in poche pagine un Progetto di così grande respiro quale quello concernente la Fondazione della Facoltà di Mistica costituisce davvero una sfida, perché questo tipo di Facoltà, in un certo senso, non è mai esistito!
Per difendere una tale proposta bisogna in ogni caso entrare nei dettagli
tecnici e scientifici.
A prima vista il Progetto può apparire audace o perfino, per qualcuno,
arrogante. Ma più ci si addentrerà nella sua lettura, più si vedranno
emergere le ragioni di questa Fondazione/Creazione.
Esso ha perfettamente il suo posto nella
forma accademica del sapere umano (l’Università):
in questa iniziativa – come si vedrà –. tutto è assolutamente
legittimo.
Questo fatto certamente richiede un
minimo di conoscenze da parte di chi legge e anche un interesse per questo tipo
di questioni. Ciò che è sicuro è che questo progetto ha bisogno di mentalità
nuove, pure, generose e coraggiose, volendo dare lo spazio all'intelligenza e
alla vita spirituale. Questo Progetto è completamente radicato nella Tradizione
viva della Mistica anche se non si tratta di riprendere dei vecchi schemi e di
riprodurli.
Questo Progetto ha come scopo audace ma legittimo e vitale di fondare una Nuova
Facoltà dedicata unicamente ad una Scienza che non ha attualmente nè la sua
Facoltà, nè il posto che le dovrebbe essere connaturale nel ambito del sapere
umano: la Mistica.
Un primo Ciclo istituzionale
La prima obiezione che si può
muovere a questo progetto è: “questo insegnamento di Mistica (ossia di
“Teologia Spirituale”) esiste già come Corso (un corso semestrale) nel
Primo Ciclo di Teologia attuale (Baccalaureato
Canonico), e esiste anche, in certe università (Teresianum,
Gregoriana…), come specializzazione per la Licenza Canonica (secondo Ciclo) e per il Dottorato (terzo Ciclo).
Inoltre – per restare sul terreno delle obiezioni – esistono già Istituti
di Spiritualità un po' dappertutto nel mondo (Spagna, Messico, India ….).
L'obiezione
sembra difficilmente confutabile. Ma essa in realtà ci stimola fino a farci
precisare meglio il contenuto esatto del Progetto.
Esso si presenta su due Livelli: un livello di Formazione e un livello
Scientifico, giacché una Facoltà come quella attuale della Teologia forma dei
futuri preti e dei laici, ma dà anche il suo posto alla Teologia come scienza
che ha i suoi metodi e soprattutto la sua ricerca! La ricerca infatti deve
sempre essere svolta, in parallelo con la formazione. A questo livello, la
Teologia, come scienza in sé, dispone di una Facoltà completa di tutte le sue
componenti: il Primo Ciclo incluso.
Va detto che dal punto di vista scientifico e dal punto di vista della
formazione, esiste attualmente una lacuna assai grave, perché la Mistica, che
è una scienza a sé stante, oggi è considerata meramente come una branca
minore nei curricoli della Facoltà di Teologia, e viene classificata entro i
confini del Dipartimento della Morale quando non talvolta in quello della
Pastorale.
Invece la Mistica non è una branca della Teologia, perché essa appartiene ad
una Scienza superiore. Essa è una Facoltà a sé. Quindi deve avere il suo
primo Ciclo istituzionale (cosa che non esiste e che è il cuore di questo
progetto) e non più continuare ad essere considerata una specializzazione
opzionale teologica come Master (Licenza
canonica) o come Dottorato.
Essa non è nemmeno un
semplice Istituto che si può fondare qua o là. La Mistica fa parte della
Formazione Integrale di ogni sacerdote e di ogni laico. Infatti esistono 3
saggezze (che corrispondono a 3 scienze) e non solo due: 1- Filosofia, 2-
Teologia, e 3- Mistica.
A mio modo di vedere, il fatto che la Mistica venga considerata soltanto
come una materia insegnata in Teologia costituisce un enorme indebolimento per
la vita dell’Uomo e della Chiesa, per la pastorale e, a livello ancora più
elementare, per la ricezione stessa del Vangelo.
Questo indebolimento priva infatti i Pastori e tutto il Popolo di Dio di un
insegnamento di una grandissima ricchezza e che ha grandi effetti diretti sulla
crescita spirituale di questo stesso popolo.
Quando
san Tommaso d'Aquino scriveva la Somma
Teologica, diceva chiaramente: “tutto questo è per i principianti!”.
Questa sua sincera indicazione rappresenta una chiara dimostrazione di come egli
postulasse l'esistenza di un sapere più profondo che viene dopo la Teologia.
Questo sapere, questa scienza, questa saggezza non sono mai stati instaurati
come struttura accademica comune nella Chiesa. E' giunto il tempo di farlo!
Si fonda su una Scienza
Questo Progetto solleva
innanzitutto una questione tecnica profonda, quella dell’identità di questa
"nuova" scienza. Anche perché, per fondare una nuova Facoltà,
bisogna mostrarne la legittimità.
Una Facoltà si fonda su una Scienza e non su un semplice sapere. E una Scienza
si fonda su ciò che possiamo chiamare “la luce sotto la quale l'intelligenza
umana si mette per osservare il suo oggetto”.
Meglio: un oggetto studiato diverso/nuovo può anche fondare una nuova
Facoltà. Dal punto di vista strettamente scientifico, questa questione della
“luce” è determinante per la fondazione di una Facoltà. In questa
presentazione non andremo certo nei dettagli tecnici ma qualche spiegazione può
essere utile. Si potrà poi, in uno studio a parte, per quelli che lo
desiderano, spiegare in dettaglio la problematica.
Vediamo ora per prima la questione della
luce sotto la quale ci si mette per osservare l'oggetto.
In ognuna delle 3 saggezze (filosofia, teologia, mistica) l'intelligenza umana,
per osservare il suo oggetto (l'uomo, l'azione di Dio in lui etc…) è posta
sotto diverse luci. Nella filosofia, l'intelligenza utilizza la
luce naturale della ragione. Nella teologia l'intelligenza usa la
luce della fede. Nella mistica, l'intelligenza usa un insieme di luci
più profonde. Ciò fa sì che lo stesso oggetto contemplato per
l'intelligenza è visto sotto diversi angoli o profondità a seconda della luce
sotto la quale ci mettiamo. Anche questo aspetto può essere sviluppato con un
studio a parte.
Aggiungiamo inoltre che la Mistica ha un oggetto diverso da quello della
Teologia. Per dirlo in maniera semplice, la Teologia, nel migliore dei casi, ci
dice ciò che si contempla (Dio…). La Mistica – che presuppone lo
studio delle altre 2 saggezze precedenti – ci insegna invece un'altra cosa, ci
insegna come contemplare. La differenza è radicale. In una maniera più
semplice, possiamo dire che la Teologia si occupa dell'oggetto (Dio) mentre la
Mistica si occupa del soggetto (l'uomo che contempla) ed essa gli insegna a
contemplare, ad andare avanti e a crescere sul Cammino che lo porta dapprima
all'Unione con Dio e, poi, alla Carità perfetta.
La Mistica è dunque un mondo da esplorare, da approfondire e, infine, da trasmettere.
Il minimo delle basi necessarie
Vediamo ora la questione concreta
del contenuto del Primo Ciclo di studi di questa Facoltà di Mistica.
Questo Ciclo deve poter fornire il minimo delle basi necessarie per ogni
pastore, ogni catechista, ogni laico nella Chiesa per saper muoversi nella Vita
Spirituale.
Invece la Licenza (secondo Ciclo) è fatta per approfondire ancora di più la
materia e per cominciare ad essere abilitati ad insegnarla.
Porre la questione dell’esistenza di un Primo Ciclo di studi è infatti porre
una questione grave, perché equivale a dire: “in che consiste questo minimo
necessario da dare al comune dei fedeli per far arrivare l’essere umano alla
sua pienezza?”.
Effettivamente è questa la vera questione. E' al cuore del Progetto di dire a
voce alta: esiste un minimo decente da dare a ogni essere umano eppure esso non
viene dato!
E' proprio questo il "grido" che questo Progetto porta in sé. Non si
tratta qui di questioni circa un sapere di lusso, opzionale, facoltativo. Qui,
in questo progetto, ci si mette al livello del "necessario" per la
dignità di ogni essere umano.
La proposta affronta la questione gravissima che tocca l'insegnamento ordinario
di base da dare ad ogni essere umano, sia ai futuri Pastori sia ai Laici, sia ai
Religiosi. Questo insegnamento "di base" è perciò "necessario
alla salvezza" o, in altri termini, è necessario ad ogni uomo per aiutarlo
a raggiungere la sua pienezza.
Contenuto del Primo Ciclo
Vediamo invece adesso il contenuto di questo insegnamento di base, cosi si potrà
comprendere tutto ciò che bisognerà creare, cioè una Facoltà completa.
Prima di tutto, prendiamo coscienza che questa scienza - la Mistica - si occupa
di far andare avanti l'essere umano in un Cammino che ha un fine e delle tappe.
Questo insegnamento è conosciuto, cioè fa parte integrante della Tradizione
vivente e del Deposito rivelato.[1]
In questo cammino, ci sono delle tappe,
descritte dai mistici, tra i più importanti dei quali vanno certamente indicati
san Giovanni della Croce e santa Teresa di Gesù (Avila). Possiamo così
individuare 3 grandi tappe:
1- La prima
tappa comincia a partire del momento nel quale si decide di mettere la propria
mano nella mano di Cristo fino all'Unione della Volontà. Questa tappa è quella
degli inizi dove si instaurano le basi della Vita Spirituale, dove si impara
ad ascoltare Dio che parla in modo sopranaturale nell'Intelligenza e che
nutre la Volontà (lectio divina),
dove si impara a nutrire il cuore (ossia la “cima” dell'anima), immergendolo
nell'azione sopranaturale di Dio, dove si vivrà la prima grande liberazione,
quella dalla schiavitù dei sensi. Sarà l'equivalente dell'uscita
dall'Egitto.[2]
2- La seconda parte del cammino parte da questo radicamento in Dio
ormai solido, e giunge fino al termine della Notte/purificazione dello spirito.
Questa tappa del cammino è una tappa decisiva per la vita di ogni essere
umano, perché è la tappa che fa i santi. Questa tappa è come la
marcia nel deserto del popolo di Dio. In essa si riceve lo Spirito Santo
- la Legge interiore - nel cuore. La fine di questa tappa corrisponde al
passaggio del Giordano per popolo di Dio.
3- La terza parte del cammino si estende dalla fine di questa
purificazione dello spirito, cioè dal "Fidanzamento spirituale" fino
alla morte in Dio. All’interno di questa parte si individuano diversi
passi/elementi: il "Matrimonio spirituale" (o unione con Dio), il
"Fiammeggiare" dove l'anima, interiormente, "dona Dio a
Dio", le "Partecipazioni alla Passione", l’ "Apostolato
sopranaturale". Questa ultima tappa corrisponde all'entrata nella
Terra promessa, alla costruzione del Tempio, alla Dedicazione del
Tempio, all’Esilio.
Il primo Ciclo della Facoltà di Mistica individua dunque queste tappe, le
spiega, insegna a discernerne la presenza e ad aiutare ad andare avanti in esse.
Queste tappe costituiscono il cammino della santità.
Se lo Spirito Santo ci ricorda a tutti – tramite il Concilio Vaticano II –
di mirare alla santità perché è il Dono di Dio a tutti, risulta difficile
capire l'aberrazione che consisterebbe nel conservare nascosto/sepolto questo
sapere della
via della santità che è la Mistica e nel non insegnarla a tutti!
Santa Teresa di Gesù Bambino (Lisieux)
si nutriva di questo insegnamento all’età di 17 anni. Non si capisce allora
perché eminenti professori di Teologia non dovrebbero andare a frequentare la
Facoltà di Mistica per impararla prima ancora di cominciare il loro
insegnamento della Teologia!
Questo Progetto propone la descrizione di questo cammino, e di ciò che Dio
vorrebbe realizzare in noi, e dei mezzi per andare avanti come contenuto minimo
di questo Primo Ciclo di Mistica. Sarebbe opportuno di distribuire la materia
del Primo Ciclo su tre anni al minimo. Ci sono abbastanza materie per riempire i
tre anni che sono un minimo per costituire un Primo Ciclo di Mistica.
Una nuova visione dell’uomo
Si può facilmente riflettere e
intravedere questa Facoltà pensando a tutti i futuri pastori, ai catechisti e
ai molti laici che la frequenteranno in modo naturalmente obbligatorio!. Si
vedranno allora una figura di Chiesa rinnovata, si intuirà cosa potrà divenire
la Pastorale, la nostra approfondita intelligenza del Cristianesimo; in ogni
caso si noterà come minimo una ben più approfondita
ricezione del Vangelo!
Ecco quindi questo Progetto.
Esso ha bisogno di persone pure, distaccate, coraggiose e intelligenti, perché
il lavoro da realizzare è enorme.
C'è bisogno di persone nuove. Non sarebbe buono di ricadere negli errori dei
secoli passati dove si litigava su questioni scientifiche tralasciando
l'interesse pratico del popolo che aspetta di sapere cos'è la santità e,
soprattutto, come arrivarci. Il cuore di questa Università è dunque, in
estrema sintesi, quello di offrire a tutti l’accesso alla Scienza della santità.
Queste righe hanno voluto brevemente
mostrare il contenuto di questo Progetto e dell’appello inerente ad esso. Il
bisogno di un tale progetto è immenso. Esso offre una visione giusta della
formazione integrale dell'Uomo per unificare ed armonizzare le fibre del suo
essere e del suo sapere, e ciò "a partire dall’Alto".
E' dunque urgente realizzare questa nuova struttura Universitaria perché il
mondo ha una sete grande e crescente e non abbiamo operatori adeguatamente
formati per rispondere a questa sete.
Tutto ciò nonostante questa scienza sia vitale (necessaria cioè alla
salvezza). Come la gente potrà sapere “come Dio si dà” e “come
riceverLo” se non si esplicita? Sarebbe tentare gravemente Dio avventurarsi
nel Terzo Millennio senza gli strumenti necessari per andare avanti!
20 secoli di tesori della Mistica giacciono oggi di fatto sepolti sotto la
sabbia e minacciano di non essere più capiti dalle generazioni che verranno a
causa della spaccatura culturale iniziata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per
concludere questa breve esposizione, presentiamo nelle pagine seguenti un
esempio di ciò che potrebbero essere i tre primi anni del Primo Ciclo. Il Primo
Anno viene più dettagliato per fornire esempi concreti; gli altri due anni sono
solo presentati brevemente.
Esempio
di possibili contenuti dei Corsi del Primo Ciclo
della
Facoltà di Mistica
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Nota
1: Ogni anno del
Primo Ciclo è dedicato ad una tappa della vita spirituale. Quindi, tutto
l'insegnamento durante ogni anno tende a spiegare questa tappa e a fornire il più
grande numero di elementi da chiarire.
Nota
2: L'insegnamento
in questa Facoltà non si riduce a Corsi magistrali. Si aggiungono a
questi sia momenti di pratica dei metodi insegnati sia dei "lavori
diretti" dove si riflette e si verifica questa pratica. Questo perché
questa Scienza - la Mistica - non è solo un sapere ma è una conoscenza.
Quest'ultima implica difatti insieme: 1- una scienza, 2- un’esperienza e 3-
un discernimento, come è il caso di alcuni Istituti di Psicologia.
1-
Primo Anno
I- "Corsi introduttivi"
-
Introduzione generale alla Mistica.
-
Metodologia del lavoro scientifico e della ricerca nella mistica. (molto
importante)
-
Descrizione della prima tappa della vita spirituale.
II- "Metafisica della Mistica"
-
Cristo nella vita spirituale. (significato del Battesimo)
-
Lo Spirito Santo Maestro della vita spirituale.
-
Maria nella vita spirituale.
-
Gli angeli nella vita spirituale.
-
Dogma e vita spirituale.
-
Purificazione dei sensi. (cuore di questa tappa)
-
Unione della volontà. (fine di questa tappa)
III- "Pratica della Mistica"
Nota:
tra i metodi più importanti per fare andare in avanti ce ne sono due
insostituibili perché sgorgano dalle due Mense della Santa Messa: la Lectio
divina (ascolto di Dio che parla) e la Preghiera del Cuore (orazione, Dio che
nutre il nostro cuore).
-
Lectio Divina (I e II).
-
Preghiera del Cuore (I e II).
-
Il lavoro delle virtù teologali.
-
La questione della contemplazione (I).
-
Ascesi e vita spirituale.
-
Il Combattimento spirituale.
IV- "Servizio della Mistica"
-
Accompagnamento spirituale (per questa tappa) e Sacramento della
Riconciliazione.
-
Posto della Lettura, della Cultura spirituale, e della Ricerca personale nella
vita spirituale.
-
Pastorale ecclesiale (per questa tappa).
-
L'Apostolato di una persona (per questa tappa).
-
Il Cristo Totale e l'apostolato.
-
Pratica della Carità, condizione di crescita.
V- "Cultura Mistica"
-
Fonti della Mistica.
-
Introduzione a san Giovanni della Croce.
-
Introduzione a santa Teresa di Gesù.
-
Storia della Spiritualità (I).
-
Storia della Preghiera del Cuore.
-
Bibbia e vita spirituale.
-
Esegesi spirituale.
VI- "Materie connesse"
-
Questioni di mistica comparata.
-
Psicologia e mistica (I).
-
Mistica e teologia.
-
Medicina complementare, Teologia del Corpo e mistica.
2-
Secondo Anno
-
La descrizione del Cammino che porta il cristiano dall'Unione della volontà
alla fine della Purificazione dello spirito.
-
Descrizione di ciò che avviene della Lectio e della Preghiera del cuore, in
questa tappa.
-
Significato della Notte dello spirito.
-
La “modalità divina” di conoscere e di amare Dio.
-
I soccorsi nella Notte.
-
La speranza nella Notte.
-
La via di Infanzia Spirituale (santa Teresa di Gesù Bambino).
-
Il ruolo di Maria durante la Notte.
-
La Contemplazione (II).
-
L'apostolato soprannaturale (I).
-
La Notte dello spirito nella Scrittura.
-
Psicologia e mistica (II).
-
Accompagnamento spirituale durante la Notte.
-
Il Sacerdozio Ministeriale alla luce della Notte.
-
Etc…
3-
Terzo Anno
-
La descrizione del Cammino, a partire della fine della Notte dello spirito fino
alla "Morte di amore".
-
Il “Fidanzamento spirituale”.
-
Il “Matrimonio spirituale”.
-
Il fenomeno del “Fiammeggiare”.
-
La Partecipazione alla Passione.
-
La “Morte di amore”.
-
Spiegazione di ciò che diventa la "lectio" e la preghiera del cuore
in questa tappa.
-
L'apostolato soprannaturale (II) presentato in due corsi almeno:
a – Il Fiammeggiare e le missioni delle Persone
b – la partecipazione alla Passione
-
Ruolo di Maria e dell'anima arrivata all'Unione.
-
Distinzione anima / spirito.
-
Accompagnamento spirituale in ognuna di queste tappe.
-
Il Martirio.
-
La Vita Religiosa alla luce di questa tappa, soprattutto la Vita Contemplativa.
-
La Vocazione del battezzato, la sua plenitudine.
-
Il Sacerdozio Ministeriale visto alla luce di questa tappa; il suo
funzionamento.
-
Queste tappe nella Sacra Scrittura.
-
Etc…
Jean
Khoury
Londra,
Marzo 2004
[1]
I manuali di Teologia spirituale inseriscono spesso l'Unione con Dio quale fine
della Vita Spirituale, mentre essa ne costituisce solo il cuore, il
momento centrale; ci sono ancora molti aspetti da esplorare in questo
stato di unione con Dio - soprattutto i mezzi per realizzare la missione di
Cristo ormai vivente nella persona unita a Lui.
[2]
E’auspicabile di non forzare una similitudine tra queste 3 tappe e la
tradizionale classificazione delle famose tre vie: purgativa, illuminativa
ed unitiva. Ci sono infatti delle differenze notevoli.